Notizie recenti
Weekend esperienziale all’Ostello Altanon
Presso l’Ostello Altanon, da venerdì 31 maggio a domenica 2 …6 ottobre – Camminata Nordic Walking
Il 6 ottobre, questo sabato, si terrà la camminata di …
galleria fotografica
L’UNESCO riconosce l’unicità a scala globale della geologia e del paesaggio delle Dolomiti, offrendo a questi territori la possibilità di diventare laboratori a cielo aperto per buone pratiche e buone frequentazioni. Sono stati definiti 9 Sistemi (gruppi montuosi associati) che assieme costituiscono il Bene DOLOMITI UNESCO.
Venendo qui per comprendere questi luoghi profondamente, si vive la possibilità di crescere umanamente cogliendo spunti di grande ispirazione, utili alla vita della persona.
E’ attraverso questi stimoli e quelli diffusi da altri 961 siti nel mondo, che l’UNESCO tenta di favorire la crescita di una cultura planetaria di Pace e dialogo fra i popoli, rispettosa della madre Terra e dell’umanità che la abita.
L’Ostello Altanon, rientra nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e permette di immergersi in un cotesto unico nel panorama dolomitico: la porzione meridionale del Sistema 3 Dolomiti UNESCO.
Attraverso l’accesso ad una valle (Val Scura) allungata in direzione Nord-Sud ci si insinua nel cuore di meravigliose montagne come il Pizzocco, il Tre Pietre e il Pievidur. Montagne incastonate fra le Vette Feltrine, il Gruppo del Cimonega e il Gruppo dei Monti del Sole.
Dal 2009 i paesaggi dolomitici sono entrati nel Patrimonio dell’Umanità per motivi di carattere geologico e paesaggistico e dal 2011, l’Ostello Altanon è un campo base ideale per viverle.
Da qui, sarà facile e divertente comprendere le eccezionalità di valore universale delle Dolomiti UNESCO.
Andando oltre i dintorni dell’Ostello, il Sistema 3 del Bene Dolomiti UNESCO offre alcuni spunti di spicco dati dal sommarsi di forme tipicamente dolomitiche e forme prealpine e carniche.
La varietà di forme, data da sublimi elementi verticali come pinnacoli e guglie (Gusela del Vescovà, M. Feruch, Pale di San Martino, Cime di San Sebastiano, etc), affiancati ad elementi orizzontali come altopiani, pianori, cenge (M. Pavione, Piani Eterni, Busa delle Vette, Cajada, Altipiano della Fradusta, etc) crea scenari ed emozioni sempre nuovi.
Inoltre, qui si incontrano vertiginose pareti come la nord dell’Agner, la nord-ovest del Burel, e la nord del Civetta fra le più continue in senso verticale nel contesto dolomitico.
Notoriamente queste montagne offrono variazioni cromatiche inimitabili in funzione delle mutevoli condizioni di luminosità nelle diverse ore del giorno, virando dal grigio e bianco delle ore centrali, al rosa, l’arancio e il viola dell’alba e del tramonto. Infine, al calar della notte col chiaro di luna, le Dolomiti emanano colori metallici ed iridescenze eteree (da cui viene il nome di Monti Pallidi).
Alcune di queste suggestioni possono essere incontrate anche dal piazzale dell’Ostello Altanon guardando al Monte Pizzoco che ci fa da cornice.
Il geo-paesaggio di questa parte di Dolomiti è unico, una finestra sulla Memoria della Terra che offre uno spaccato di circa 280 milioni di anni di evoluzione. Un fantastico libro di rocce facilmente comprensibile perchè esposto in maniera superba.
Un luogo ideale dove compiere un viaggio nello spazio e nel tempo. Usando fantasia e curiosità si incontrerà il meraviglioso mare della Tetide fossilizzato nelle rocce!
Si camminerà in montagna, nel paesaggio attuale, zaino in spalla e scarponi ai piedi chiaramente… però nuotando fra atolli corallini di mari tropicali, scappando da nubi ardenti e dal fuoco dei vulcani del passato, cavalcando onde che si infrangono su infinite spiagge bianche, passeggiando con i primi dinosauri (evitando i carnivori!!!), immergendosi negli abissi dell’oceano… ed infine, si riemergerà, assieme alle rocce marine, sospinti dalla collisione fra Africa e Europa che ha sollevato le Alpi.
Così si potrà godere della meraviglia attuale che acqua, ghiaccio e gravità hanno modellato con tanta arte, agendo come silenziosi scalpellini e scavando dove le rocce si erano fratturate a causa delle enormi spinte subite (anche di questa fratturazione restano spettacolari evidenze nelle vicinanze dell’Ostello – Linea di Belluno e Linea della Valsugana).
Uscendo dalla soglia dell’Ostello Altanon non resta che augurarvi: BUON VIAGGIO nelle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità.